Il blog dei commercianti e dei piccoli imprenditori di Via della Pace a Brescia

sabato 26 ottobre 2013

Serve coraggio per cambiare. Aria!



 

Serve coraggio per cambiare.                                                            
Gestire la cosa pubblica significa occuparsi della vita dei cittadini in maniera trasparente e corretta, con un  unico obiettivo: il bene comune,  superando il concetto di tessere, di appartenenze partitiche, di amicizie solidali che poi altro non sono che ignobili mezzi di voto di scambio.

Purtroppo non è così, lo si vede ogni giorno, in ogni settore, la politica procede per interessi di parte, si afferma attraverso contrapposizioni e intolleranza,  lontano dai veri bisogni delle persone che ogni giorno vivono un disagio  legato alla disorganizzazione, inefficienza, mancanza di progettualità, ignoranza delle cose, autoreferenzialità, chiusura.

E’ difficile lavorare in questa situazione, ci si sente abbandonati a sé stessi, mentre l’appartenenza ad una società civile ben governata significa altro, il cittadino è sovrano ed ogni problematicità ha la sua soluzione elaborata con il contributo di tutti i protagonisti, dentro uno schema preorganizzato, predisposto per tutti e per ognuno senza differenza alcuna, di luogo, di status, di appartenenza politica.

Il settore commercio, è da tanto che lo scrivo, vive un momento drammatico, è la prima linea della contrazione dei consumi, e richiede  un’attenzione particolare  fatta  di azioni positive di sostegno, lontane dalla ritualità e dagli schemi finora adottati.

Rimane pochissimo tempo per mettere in cantiere soluzioni  che possano dare la sveglia ad un settore in difficoltà ma necessario alla vita della città,  non serve denaro, ci vogliono idee, parole nuove, messaggi precisi che facciano comprendere a tutti  l’importanza di un piccolo negozio aperto, luce nella città, accoglienza, presidio, diversificazione merceologica, sostegno al Made in Italy.  

Serve un’analisi della realtà, una sintesi ed un progetto semplice, applicabile a tutta la città, un  format operativo con un unico metodo che esclude l’utilizzo del pubblico denaro, capace di mettere in relazione attività e residenti e di promuovere insieme ai negozi la bellezza diffusa.

E’ così semplice, perché non provarci? Spiace vedere ogni giorno saracinesche che si abbassano, vetrine che si spengono, bancarelle che occupano per tempi brevi e  senza alcun dialogo o accordo preventivo lo spazio antistante i negozi contendendosi gli stessi consumatori, vie che celebrano eventi, alcune con pubblico denaro e pomposo sostegno ,  altre senza,  iniziative costose di dubbio gusto pensate a tavolino che utilizzano i soldi di tutti a favore di pochi, mercati all’aperto arbitrariamente a rischio chiusura. E potrei continuare. Serve coraggio e la consapevolezza che le cose possono e devono cambiare, con il contributo di tutti, con una visione allargata e non parziale. Serve un piano commerciale per tutti, senza differenze, senza privilegi.

Annamaria Beretta

Rosantico via Pace 13 a Brescia

 

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